giovedì 28 aprile 2011

quel che ho visto in libia

PAOLO SENSINI - Libia visita a un paese in guerra

inoltre ricordo:

il bel documentario de "la storia siamo noi" sull'aspetto giornalistico e propagandistico della guerra in libia, andato recentemente in onda su rai2 verso la mezzanotte;

come sempre, la lista di "pillole rosse" sulla libia, qui su videopiumoso.

mercoledì 27 aprile 2011

lybia: summary



la fabbrica del consenso: come e perché si è giunti alla situazione attuale. da qui (i riferimenti sono documenti, immagini, video ufficiali e note di agenzia).

qui "la storia siamo noi" sulla guerra in libia, rai2.

lista di "pillole rosse" sulla libia, qui su videopiumoso.

mercoledì 20 aprile 2011

górecki

venerdì 15 aprile 2011

vik, videografia




vittorio è stato assassinato, da infopal

[...] In queste ore, la spazzatura mediatica italiana, quella contro cui lui tante volte aveva alzato la voce e la penna, lo sta dipingendo come un eroe romantico votato alla morte.

Questa descrizione gli fa un torto: se fosse stato ucciso mentre era in barca con i pescatori, presi giornalmente di mire dalla Marina israeliana, vera armata criminale, o dai proiettili dell'artiglieria israeliana nelle buffer zone, le zone cuscinetto formate con altre terre rubate ai palestinesi dall'esercito di Israele, allora forse ci sarebbe un minimo di senso, in tali crudeli e ignoranti affermazioni. Ma Vittorio è stato assassinato per mano di esecutori legati a gruppuscoli salafiti, la cui regia è in mani israeliane.

Vittorio non era un romantico folle e incosciente, vittima del proprio sogno utopico, ma uno dei tanti martiri provocati dalla criminale macchina da guerra israeliana e dai suoi ascari - che siano, a seconda dei casi, dei buzzurri salafiti, dei furbi e corrotti dell'ala dahlaniana di Fatah, o agenti del Mossad, poco ci importa. Vittorio era consapevole che vivendo e resistendo a Gaza, avrebbe potuto essere ucciso, sì, ma da ISRAELE [...]

In quell'occasione, Vittorio, Vik, come si faceva chiamare, ci disse di essere nel mirino di militanti sionisti che dal sito stoptheism avevano lanciato un appello per l'assassinio suo e di suoi colleghi dello ISM:
"Vittorio Arrigoni e i suoi colleghi dell'ISM sono nel mirino di stoptheism, un sito di criminali che invita a uccidere i volontari che prestano servizio a Gaza e di quelli che prendono parte ai viaggi del Free Gaza mov. Se fosse un sito islamico il media gli avrebbero dato prima pagina e i politici si sarebbero prodigati in condanne indignate, ma è un sito di estremisti israeliani, e il mondo tace".

[...]

noooooooooo

stay human.





(intervista a presa diretta; qui fra i video di repubblica)



vittorio arrigoni, assassinato il 15.4.2011, a 36 anni

(direttamente da qui)
"Prendi dei gattini, dei teneri micetti e mettili dentro una scatola" mi dice Jamal, chirurgo dell’ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, mentre un infermiere pone per terra dinnanzi a noi proprio un paio di scatoloni di cartone, coperti di chiazze di sangue. "Sigilla la scatola, quindi con tutto il tuo peso e la tua forza saltaci sopra sino a quando senti scricchiolare gli ossicini, e l’ultimo miagolio soffocato." 
Fisso gli scatoloni attonito, il dottore continua: "Cerca ora di immaginare cosa accadrebbe subito dopo la diffusione di una scena del genere, la reazione giustamente sdegnata dell’opinione pubblica mondiale, le denunce delle organizzazioni animaliste…", il dottore continua il suo racconto e io non riesco a spostare un attimo gli occhi da quelle scatole poggiate dinnanzi ai miei piedi. 
"Israele ha rinchiuso centinaia di civili in una scuola come in una scatola, decine di bambini, e poi l'ha schiacciata con tutto il peso delle sue bombe. E quale sono state le reazioni nel mondo? Quasi nulla. Tanto valeva nascere animali, piuttosto che palestinesi, saremmo stati più tutelati."
A questo punto il dottore si china verso una scatola, e me la scoperchia dinnanzi. Dentro ci sono contenuti gli arti mutilati, braccia e gambe, dal ginocchio in giù o interi femori, amputati ai feriti provenienti dalla scuola delle Nazioni Unite Al Fakhura di Jabalia, più di cinquanta finora le vittime. 
Fingo una telefonata urgente, mi congedo da Jamal, in realtà mi dirigo verso i servizi igienici, mi piego in due e vomito.
Vittorio Arrigoni, Gaza, 8 gennaio 2009
(Grazie ad Alina F. per la segnalazione)

pillola blu



"Vittorio Arrigoni è stato ucciso perché chi uccide non tollera testimoni. Ma anche perché la spirale di follia in cui questo mondo sta scivolando richiederà sangue sull'altare dei potenti. [...] Useranno l'inganno per perpetrare le loro violenze. Come in questo caso orribile. Hanno usato la sigla "salafita" perchè si riversasse sul mondo islamico l'esecrazione inevitabile. [...] Scriveva "restiamo umani": era la sua sigla. Niente è stato detto di più aderente alla realtà di cui avremmo bisogno, di fronte alla disumanità che lui ci aveva raccontato: la ferocia dell’assalto contro Gaza, la determinazione di uccidere i civili, di sterminare "gli scarafaggi" che osano esistere in un luogo che Israele ha deciso essere suo. [...] Dovremo "restare umani" anche perché, se cedessimo – per rabbia, per angoscia – loro avrebbero già vinto."
(giulietto chiesa)

"L'ho conosciuto e l'ho abbracciato, dopo aver visto i suoi filmati di Gaza una sera a Ferrara. In quelle immagini, lui e altri ragazzi dell'International Solidarity Movement ponevano i loro corpi come scudo a protezione di contadini palestinesi alla fame che tentavano di raccogliere cicoria, mentre i militari israeliani sparavano ad altezza d'uomo su quei poveracci per impedirgli persino di sfamarsi. In quelle immagini Vik Arrigoni era un eroe, e questo io so di lui.

Le notizie sono che Vik è morto per mano di assassini islamici. E di certo ci sarà il fuoco incrociato delle insinuazioni e delle accuse, dei complottismi... "è stato il Mossad... il ragazzo era coinvolto in questo e quello... sporchi giochi dietro la sua fine..." Può essere, tutto può essere, ma la realtà è che milioni di persone non andranno oltre i titoli sui giornali di oggi, e soprattutto oltre il titolo del loro giornale interno, ed esso recita: "Quel poveraccio lottava per loro e loro l’hanno ammazzato come un cane. Sono dei barbari sti islamici, altro che... In Israele non sarebbe mai successo". Dalla prospettiva del bar, del negozio, dell'autobus, dell'ufficio e dell’ipermercato c'è - e ci sarà - solo questo.

E di nuovo quella massa di persone che così disperatamente abbiamo bisogno di portare dalla parte di chi giudica Israele uno Stato canaglia e criminale che da 60 anni tortura un popolo innocente, oscillerà dalla parte sbagliata, quella che invece sta all'origine di questa abominevole tragedia che si chiama conflitto israelo-palestinese. Vik muore involontariamente confermando al bar, al negozio, all'autobus, all'ufficio e all’ipermercato che gli islamici sono alla fine dei fanatici ignoranti neppure capaci di distinguere fra chi ha speso la propria vita ad aiutarli e che gli vuole veramente male. E gente così non merita nulla. Questa è la loro conclusione, e non ci saranno rivelazioni o dettagli che gli cambieranno prospettiva.

Il veterano inviato in Medioriente Robert Fisk, un critico autorevole dei crimini d'Israele, ricordò in un suo scritto una lettera odiosa di un lettore filo sionista a lui indirizzata e che recitava: "Tu difendi quei cani, ma un giorno uno di loro ti taglierà la gola e te lo sarai meritato". Così pensano milioni di 'amici' d'Israele, ed è accaduto a Vik.
Questa è un’ironia della sua fine troppo ignobile per continuare a scrivere. Un eroe così non la meritava."

(paolo barnard)

sabato 9 aprile 2011

docuweb: carceri italiane





documento scioccante e rivelatore sulle carceri italiane.
en passant, vi ricordo che siamo a sessantadue (62) morti dietro le sbarre dall'inizio dell'anno.

30/12/2009 Carceri shock;

04/04/2011 La prigione mortale del diritto;

07/04/2011 Caso Saturno, spunta un pestaggio;

08/04/2011 Italia, Procura di Bari apre inchiesta sulla morte di Carlo Saturno.

venerdì 8 aprile 2011

giovedì 7 aprile 2011

lady pulsar

la cura...



...per le stronzate dell'orrido de mattei - e dei purtroppo tanti che la pensano più o meno come lui.

barça juvenil B

domenica 3 aprile 2011

venerdì 1 aprile 2011

niki aprile gatti a sky tg24

cani



soldati libici costretti dai rivoltosi cirenaici a mangiare un cane morto. oltre che disgustoso, è la massima offesa per un musulmano. i "buoni" ottengono i loro splendidi risultati frustando gli uomini e facendoli strisciare sulle ginocchia. l'elenco delle porcherie di questi "ribelli", che nella narrazione occidentale, colonialista e razzista porteranno civlità e democrazia, si allunga a dismisura. archivio su videopiumoso, tag libia.

diritto di critica vs antisemitismo