martedì 30 agosto 2011

venerdì 26 agosto 2011

abu slim, 25 agosto 2011 e seguenti

m. mabin di france 24 ha riportato una terribile testimonianza, qui su réseau voltaire (les rebelles épurent le quartier d'abou slim à tripoli, 26.8.2011), che purtroppo conferma l'agenzia AP di p. schemm (bodies raise specter of mass killings in tripoli, 25.8.2011)



piazza verde, 1.7.2011

video prodotto da un blog, jamahiriya news, uno dei pochi media ancora aperti che riesca a divulgare il punto di vista del governo libico. senza dubbio documento di propaganda; ma anche documento di valore storico

in particolare dal minuto 6:00: lì inizia il discorso di gheddafi del 1.7.2011, sottotitoli in inglese. il raís è in collegamento con la piazza verde. la libia è sotto le bombe da circa 4 mesi. 

le immagini sono impressionanti. ora, uno può pensarla come vuole, ma lì è testimoniata almeno una cosa: che non è vero che gheddafi non ha il supporto del suo popolo. e, viceversa, che, nuovamente, i nostri politici ed i nostri media ci hanno mentito. alla base.



quanti saranno i mannifestanti? 1 milione? 2? 3?

abitanti (dati wikipedia): tripoli, 1.1 milioni di persone; libia, 6.1 milioni di persone.

è come se a roma manifestassero, chessò, dai 10 ai 20 (forse 30) milioni di persone. quando i politici nato ci hanno detto, e tuttora dicono, di essere lì per sostenere o proteggere proprio il popolo, la sua volontà, e ve lo danno a bere, cosa intendono in realtà? a quale popolo si riferiscono?

negri fottuti via da tripoli

ecco cosa accade per le strade di tripoli in mano ai rivoltosi (video di telesur):


è quel che è accaduto e sta accadendo in tutti gli altri posti passati sotto il loro controllo: la caccia al nero (vedi anche qui, 27.3), oltre agli stupri e le torture di massa.

dei "ribelli", ricordiamo, dei nostri alleati.
non dei lealisti.

giovedì 25 agosto 2011

il film dei ribelli

moustapha abdeljalil è uno dei capi del CNT, ovvero dei "ribelli", alleato della prima ora di sarkozy. ammette candidamente che la presa di tripoli era un film, un falso costruito ad arte in qatar, girato per abbattere il morale dei lealisti e della popolazione, risollevare il loro, ed ottenere il riconoscimento internazionale: 11 ambasciate, infatti, li riconosceranno ufficialmente dopo il video.


La chute de Tripoli : M. Abdeljalil avoue le... by General_resistant

e dire che alcuni blog (mondocane, byebyeunclesam, blogghete, cloro) l'avevano scritto.

dal sito di byebyeunclesam

la bbc ha fatto ancora di meglio:


intervista ad yvonne di vito, su tripoli

idf checkpoint

lizzie e mahdi, 22 august

gli ultimi contributi video di mahdi nazemroaya e lizzie phelan, prima del silenzio. datati entrambi il 22 agosto.



cielle

martedì 23 agosto 2011

meyssan dal bunker

saif al-islam, 22 august

imprigionato, secondo tutti i media occidentali.



dopo che è comparso in pubblico, si sono rimangiati tutto.

clap clap.

giovedì 18 agosto 2011

lunedì 15 agosto 2011

domenica 14 agosto 2011

majer, libya

[$] La chaîne mirror. Libya: Ivan Watson Reports on NATO's killings in Majer


avvertenza: seguono immagini durissime



articoli:

[£] corresp., Libya blasts NATO village 'massacre', Herald Sun, 10.8.2011
[€] Franklin Lamb, NATO'S Massacre at Majer, Libya, CounterPunch, 14.8.2011

sabato 13 agosto 2011

mercoledì 10 agosto 2011

london, august 8


London riots from michele bonechi on Vimeo.

dal sito di beppe grillo

"Voglio condividere quello che ho vissuto perché è più crudo e terrificante di qualunque foto o video che vedrete sui media. Sono un film-maker che da 4 anni abita a Londra, a Peckham, uno dei quartieri più poveri e ostili. Nel primo pomeriggio, in casa ho sentito un rumore inaspettato e poi voci, urla, e volanti della polizia. Ho visto un autobus in fiamme. Il 36, l'autobus che prendo tutti i giorni. Ho pensato che fosse il momento per filmare; sono sceso in strada e devo ammettere che forse non è stata una bella idea; rimanere un osservatore neutrale diviene difficile, quando ci si trova nel mezzo del corso degli eventi. Ho trovato dei poliziotti che allontanavano la gente, dopo aver spento le fiamme, hanno lasciato che ognuno facesse loro foto, come se fossero degli eroi. Ho sentito il forte odore della plastica bruciata, difficile da respirare. A poche decine di metri ho assistito ad una situazione surreale. Tutti i negozi aperti, catene di multinazionali, negozi di elettrodomestici, di cambiovaluta, di vestiti.. tutti saccheggiati. Di fronte alla biblioteca pubblica di Peckham si stavano fronteggiando 50 poliziotti e un gruppo di diverse centinaia di rivoltosi, divisi da una strada. A pochi metri stavano avvenendo gli scontri mentre le vetrine di un negozio vicino a me venivano distrutte. A un certo punto sono stato sollevato da dietro e tirato via, trovandomi a lottare per non perdere la mia telecamera. Un gruppo di giovani tra i 15 e i 25 anni, coperti da sciarpe sul volto, mi stavano urlando contro, ordinandomi di smettere di filmare a tutti i costi. Dopo pochi secondi in cui non riuscivo ancora a capire cosa stava succedendo, e faticando a rimanere in piedi, mi sono reso conto di essere più estraneo di di quanto pensassi alla realtà del quartiere in cui vivo da quattro anni. Cerco di dare loro spiegazioni. Vengo minacciato e non ho altra scelta se non scappare. Pensavo alla mia videocamera che era stata presa e tutto il materiale e le prove di quello che era successo. L'adrenalina mi ha fatto scordare lo shock, soltanto dopo ho preso coscienza del rischio corso. Chiamo Tom, un mio amico londinese che viene a prendermi con la sua Honda Hornet 600, per portarmi in centro, a Totthenam Court Road, dove tutto sembra tranquillo; la gente non ha idea di cosa succede a pochi chilometri di distanza. Il mio viaggio a Nord della città, dove dovevo incontrare un collega, continua. Tom mi lascia alla fermata della metropolitana; destinazione Camden Town. Un tabellone all'ingresso avverte quali sono le fermate non raggiungibili a causa degli scontri, tra queste Camden. Per questo scendo più a nord, Chalk Farm. Arrivato, comincio ad incamminarmi quando un uomo su una macchina a sirene spiegate grida di scappare. Vedo in lontananza la gente che corre verso di me, e, dietro di loro, un gruppo di persone incappucciate che distruggono le vetrine dei negozi con mazze e sbarre di ferro. Corro all'impazzata, senza pensare, corro. Arrivo quando stanno per chiudere la saracinesca di accesso alla tube. E' panico, molte persone rimangono chiuse fuori, chiedono di entrare. Io salto dentro e corro giù per prendere l'ultima metro. Sono le 12pm, direzione Elephant and Castle.Si avvicina un taxi, gli chiedo "Mate, could you take me to Peckham?" (Mi porteresti a Peckham?), e lui, senza rispondermi, tira su il finestrino e riparte. Allora niente, cammini, prosegui per 15min in una strada fantasma, dove c'è solo degrado. Hai visto quella strada tutti i giorni per 4 anni; ora hai paura di chi è dietro e davanti a te. Scrivo mentre le sirene della polizia continuano a suonare. Londra non brucia come nel 1666 e neppure siamo ai livelli di Brixton negli anni '80 almeno per ora. Sicuramente nessuno se lo aspettava, polizia in primis che è stata colta impreparata." 
Michele Bonechi - Londra 9 Agosto 2011

martedì 9 agosto 2011

england, august 8

london:


london and manchester:


birmingham:


liverpool:


bristol:


Oggi gli Americani sarebbero oltraggiati se le truppe dell'ONU entrassero in Los Angeles a ristabilire l'ordine [con riferimento alle sommosse del 1991]; domani saranno riconoscenti. Specialmente se fosse detto loro di una minaccia, reale o dichiarata, per la loro esistenza stessa. È allora che tutta la gente del mondo si impegnerà con i capi del mondo per liberarla da questa malvagità. L'unica cosa che ogni uomo teme è lo sconosciuto. Una volta presentati con questo piano d'azione, i diritti individuali saranno ceduti con piacere a garanzia del loro benessere assegnatogli dal governo mondiale.

Today, America would be outraged if U.N. troops entered Los Angeles to restore order. Tomorrow they will be grateful! This is especially true if they were told that there were an outside threat from beyond, whether real or promulgated, that threatened our very existence. It is then that all peoples of the world will plead to deliver them from this evil. The one thing every man fears is the unknown. When presented with this scenario, individual rights will be willingly relinquished for the guarantee of their well-being granted to them by the world government.

Henry Kissinger, 21.5.1992, Evian, Francia

Quando tagliate servizi, posti di lavoro, abusate di potere, discriminate, guidate le persone verso una maggior povertà e sparate alle persone uccidendole mentre vi rifiutate di fornire risposte o giustizia, le persone si solleveranno ed esprimeranno la loro rabbia e frustrazione se vi rifiutate di sentire le loro grida. Una rivolta è la lingua dell'inascoltato.

When you cut facilities, slash jobs, abuse power, discriminate, drive people into deeper poverty and shoot people dead whilst refusing to provide answers or justice, the people will rise up and express their anger and frustration if you refuse to hear their cries. A riot is the language of the unheard.

Martin Luther King

domenica 7 agosto 2011

london, august 6





disordini a tottenham

sabato 6 agosto 2011

venerdì 5 agosto 2011

super convoy





cos'è la globalizzazione

repressione a santiago, 4 agosto

violentissima repressione poliziesca e militare a santiago del cile ed a valparaiso, contro le manifestazioni studentesche. un migliaio di arresti ed un numero imprecisato di feriti. fermati anche i giornalisti.



giovedì 4 agosto 2011