venerdì 23 dicembre 2011

damasq, 23.12.2011

attentati terroristici a damasco, da parte dei "ribelli brava gente".
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giovedì 22 dicembre 2011

mercoledì 21 dicembre 2011

lunedì 5 dicembre 2011

paul murphy vs mario draghi

adeus socrates

Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira 
19.2.1954 – 4.12.2011 

"Ganhar ou perder, mas sempre com democracia"

lunedì 21 novembre 2011

earth


Earth | Time Lapse View from Space, Fly Over | NASA, ISS from Michael König on Vimeo.

Time lapse sequences of photographs taken by the crew of expeditions 28 & 29 onboard the International Space Station from August to October, 2011, who to my knowledge shot these pictures at an altitude of around 350 km.

venerdì 18 novembre 2011

il conflitto di passera

che passo avanti, eh?



conservatevi bene.

sabato 12 novembre 2011

cacciari vs chiesa su monti ed il capitale finanziario




nel 2007 16 trilioni di us$ a tasso zero immesse dalle FED illegalmente e oscuramente nel sistema finanziario globale. il pubblico che va in soccorso delle cricche bancarie, ricapitalizzando gli istituti di credito.

venerdì 11 novembre 2011

lunedì 31 ottobre 2011

la bandiera di al qaeda sventola su bengasi

la bandiera di al qaeda, sopra la bandiera già imperial-monarchica adottata dal CNT. (ultimi aggiornamenti sulla libia, qui.)

domenica 23 ottobre 2011

carne da cannone

letteralmente.



(minuto 1:12-fine)

sabato 22 ottobre 2011

motassim








uomini e topi

allah akbar (davvero?)

"Quando mi dissero che il cadavere di Mussolini era stato portato a piazzale Loreto, corsi con mia moglie e Filippo Carpi. I corpi non erano appesi. Stavano per terra e la folla ci sputava sopra, urlando. Mi feci riconoscere e mi arrabbiai: "Tenete indietro la folla!". Poi andai al CLN e dissi che era una cosa indegna: giustizia era stata fatta, dunque non si doveva fare scempio dei cadaveri. Mi dettero tutti ragione: Salvadori, Marazza, Arpesani, Sereni, Longo, Valiani, tutti. E si precipitarono a piazzale Loreto, con me, per porre fine allo scempio. Ma i corpi, nel frattempo, erano già stati appesi al distributore della benzina. Così ordinai che fossero rimossi e portati alla morgue. Io, il nemico, lo combatto quando è vivo e non quando è morto. Lo combatto quando è in piedi e non quando giace per terra."
Sandro Pertini









ed infine, la morte nera festeggia con un orgasmo pubblico:

domenica 16 ottobre 2011

sabato 15 ottobre 2011

martedì 11 ottobre 2011

"they never showed..." (lizzie phelan, oct 11)

dai commenti al video:
- I have never heard the truth sound so elegant. Stay strong. We love you Lizzie!
- One of the last journalists in the western world.

kherulen river

dolcenera

giovedì 6 ottobre 2011

athína, oct 5

siate curiosi, siate folli



stanford, 2005

testo (in italiano) qui.

e qui, invece, "Cinque cose fuori dai denti su Steve Jobs e sulla Apple" di gc

syrian opposition violence

ed ecco i "ribelli brava gente" in versione siriana....

(attenzione: immagini violente)



"Torture, booby-trapped cars, machine-guns shooting in the air -- RT has come into the possession of a video that deals with episodes of the day-to-day life of members of the Syrian opposition. It shows members of the opposition wielding various weaponry -- from sickles to pump-action shotguns -- and using it, as well as some results of their actions. [...] Russia has condemned the Western resolutions as being designed to force a regime change in Syria, which, according to numerous statements made by Russia's Foreign Ministry, will only encourage violence.

siege and destroy in sirte

thanks nato and cnt-qaeda. sons of the same bitch

r.i.p. steve jobs





lunedì 3 ottobre 2011

ny, oct 3

wesley clarke, 3 mar 2007...

... ed il piano di riassetto del medioriente. non si può dire che l'abbronzato ed i galletti non eseguano il compito come si deve.



"We're going to take out 7 countries in 5 years: 
Iraq, Syria, Lebanon, Libya, Somalia, Sudan and Iran.."

lybian news, oct 2

sabato 1 ottobre 2011

il futuro della siria (?)

due video per capire chi sono i rivoltosi siriani, osannati dai nostri giornali.
entrambi girati ad homs, il primo ad agosto, il secondo a settembre.




versione pubblicata da fulvio grimaldi.

in questo video ci sono slogan scanditi dai manifestanti di evidente sfondo confessionale nel quale traspare l'odio verso gli alawiti e richiami alla violenza. si sentono slogan pro-sceicco Aroor, noto sunnita anti assad che ha incitato attraverso appelli e sermoni televisivi rilanciati anche in siria, a "fare a pezzi, a tritare e a dare in pasto ai cani" la carne di tutti coloro che appaiono come sostenitori dell'attuale regime.

traduzione
1.30: Homs (Bab Amr): Pacifica Pacifica fino allo sterminio degli alawiti
1.43: Homs: Parliamo apertamente , non vogliamo più vedere gli alawiti
1.59: Ma a chi sono fedeli queste persone? Ad un uomo solo...
2.05: Homs (al-Khalidiya): Il popolo vuole Adnan al-Aroor
2.20: Idlib (Jabal Ez-Zawieh): Aroor gioisci gioisci la nostra rivoluzione va al meglio
2.50: Jableh: Aroor , non preoccuparti, ti appoggiano uomini che bevono il sangue
3.03: Hama: Viva viva al-Aror, viva viva al-Qardawi
3.30: Homs (al-Khalidiya): Il popolo vuole Adnan al-Aroor
3.37: Hama: Dite agli Shabiha che gli uomini di Hama sono trucidatori
3.50: Daraa: Aroor gioisci, tutta la Daraa sarà in rivolta




slogan contro i cristiani nella manifestazione del 11.9.2011. in particolare, al minuto 0:43 viene scandito lo slogan "La fede di Maometto è la gloria, la fede di Gesù è una puttanata".

venerdì 30 settembre 2011

giovedì 29 settembre 2011

siamo fuori dal tunnellellell



(da "l'informazione plausibile" di radiodeejay)

martedì 27 settembre 2011

"è goldman sachs che governa il mondo"

parola di trader.

(btw: notare le facce basite dei giornalisti della bbc a fine intervento)



ps: il telegraph svela come il tizio non sia esattamente un trader. a questo punto sorge spontanea la domanda: perché la bbc, che certo non difetta di analisti finanziari, ha mandato in onda rastani?

lunedì 26 settembre 2011

domenica 25 settembre 2011

mercoledì 14 settembre 2011

ciao walter

bergamo, 22.6.1930 – roma, 13.9.2011
qui pagina wikipedia


bonatti intervistato da fabio fazio, 2009 (prima parte)


bonatti e messner intervistati da fabio fazio, 2010 (prima parte)


bonatti intervistato da hervé bricca, 2010 (prima parte)


bonatti au pilier des drus, doc in francese

domenica 11 settembre 2011

9/11, il nemico siamo noi. don giorgio e la metapolitica

don giorgio de capitani, perla rara:

11 settembre - ken loach



di seguito l'originale, con i sottotitoli in svedese:

compañero



Seguramente ésta será la última oportunidad en que pueda dirigirme a ustedes. La Fuerza Aérea ha bombardeado las torres de Radio Postales y Radio Corporación. Mis palabras no tienen amargura sino decepción Que sean ellas el castigo moral para los que han traicionado el juramento que hicieron: soldados de Chile, comandantes en jefe titulares, el almirante Merino, que se ha autodesignado comandante de la Armada, más el señor Mendoza, general rastrero que sólo ayer manifestara su fidelidad y lealtad al Gobierno, y que también se ha autodenominado Director General de carabineros. Ante estos hechos sólo me cabe decir a los trabajadores: ¡Yo no voy a renunciar!
Colocado en un tránsito histórico, pagaré con mi vida la lealtad del pueblo. Y les digo que tengo la certeza de que la semilla que hemos entregado a la conciencia digna de miles y miles de chilenos, no podrá ser segada definitivamente. Tienen la fuerza, podrán avasallarnos, pero no se detienen los procesos sociales ni con el crimen ni con la fuerza. La historia es nuestra y la hacen los pueblos. 

Trabajadores de mi Patria: quiero agradecerles la lealtad que siempre tuvieron, la confianza que depositaron en un hombre que sólo fue intérprete de grandes anhelos de justicia, que empeñó su palabra en que respetaría la Constitución y la ley, y así lo hizo. En este momento definitivo, el último en que yo pueda dirigirme a ustedes, quiero que aprovechen la lección: el capital foráneo, el imperialismo, unidos a la reacción, creó el clima para que las Fuerzas Armadas rompieran su tradición, la que les enseñara el general Schneider y reafirmara el comandante Araya, víctimas del mismo sector social que hoy estará en sus casas esperando con mano ajena reconquistar el poder para seguir defendiendo sus granjerías y sus privilegios. 

Me dirijo, sobre todo, a la modesta mujer de nuestra tierra, a la campesina que creyó en nosotros, a la abuela que trabajó más, a la madre que supo de nuestra preocupación por los niños. Me dirijo a los profesionales de la Patria, a los profesionales patriotas que siguieron trabajando contra la sedición auspiciada por los colegios profesionales, colegios de clases para defender también las ventajas de una sociedad capitalista de unos pocos. Me dirijo a la juventud, a aquellos que cantaron y entregaron su alegría y su espíritu de lucha. Me dirijo al hombre de Chile, al obrero, al campesino, al intelectual, a aquellos que serán perseguidos, porque en nuestro país el fascismo ya estuvo hace muchas horas presente; en los atentados terroristas, volando los puentes, cortando las vías férreas, destruyendo lo oleoductos y los gaseoductos, frente al silencio de quienes tenían la obligación de proceder. Estaban comprometidos. La historia los juzgará. 

Seguramente Radio Magallanes será acallada y el metal tranquilo de mi voz ya no llegará a ustedes. No importa. La seguirán oyendo. Siempre estaré junto a ustedes. Por lo menos mi recuerdo será el de un hombre digno que fue leal con la Patria. 

El pueblo debe defenderse, pero no sacrificarse. El pueblo no debe dejarse arrasar ni acribillar, pero tampoco puede humillarse. Trabajadores de mi Patria, tengo fe en Chile y su destino. Superarán otros hombres este momento gris y amargo en el que la traición pretende imponerse. Sigan ustedes sabiendo que, mucho más temprano que tarde, de nuevo se abrirán las grandes alamedas por donde pase el hombre libre, para construir una sociedad mejor. 

¡Viva Chile! ¡Viva el pueblo! ¡Vivan los trabajadores! 

Estas son mis últimas palabras y tengo la certeza de que mi sacrificio no será en vano, tengo la certeza de que, por lo menos, será una lección moral que castigará la felonía, la cobardía y la traición. 

Salvador Allende, 11 septiembre 1973

sabato 10 settembre 2011

venerdì 9 settembre 2011

nausea coloniale



(nota: OTAN è l'acronimo spagnolo per NATO)

Libia: Assediata Bani Walid, privata di acqua e cibo - Negati i diritti umani dei civili della cittá, da selvas




26 aug: al-qaida-fighter and salafist, abdul hakim belhadj, is now military commander of tripoli.
tanti auguri.

la caccia al "negro" e la follia integralista dei ribelli brava gente, video qui in particolare dopo il minuto 1 circa (guardatelo, prego).

perfino il corriere, qui (l. c.: africani, i reietti della nuova libia. caccia agli immigrati africani voluti da gheddafi: donne stuprate, fame, razzismo e abusi, 5.9.2011) ne ha scritto.

mercoledì 7 settembre 2011

giovedì 1 settembre 2011

martedì 30 agosto 2011

venerdì 26 agosto 2011

abu slim, 25 agosto 2011 e seguenti

m. mabin di france 24 ha riportato una terribile testimonianza, qui su réseau voltaire (les rebelles épurent le quartier d'abou slim à tripoli, 26.8.2011), che purtroppo conferma l'agenzia AP di p. schemm (bodies raise specter of mass killings in tripoli, 25.8.2011)



piazza verde, 1.7.2011

video prodotto da un blog, jamahiriya news, uno dei pochi media ancora aperti che riesca a divulgare il punto di vista del governo libico. senza dubbio documento di propaganda; ma anche documento di valore storico

in particolare dal minuto 6:00: lì inizia il discorso di gheddafi del 1.7.2011, sottotitoli in inglese. il raís è in collegamento con la piazza verde. la libia è sotto le bombe da circa 4 mesi. 

le immagini sono impressionanti. ora, uno può pensarla come vuole, ma lì è testimoniata almeno una cosa: che non è vero che gheddafi non ha il supporto del suo popolo. e, viceversa, che, nuovamente, i nostri politici ed i nostri media ci hanno mentito. alla base.



quanti saranno i mannifestanti? 1 milione? 2? 3?

abitanti (dati wikipedia): tripoli, 1.1 milioni di persone; libia, 6.1 milioni di persone.

è come se a roma manifestassero, chessò, dai 10 ai 20 (forse 30) milioni di persone. quando i politici nato ci hanno detto, e tuttora dicono, di essere lì per sostenere o proteggere proprio il popolo, la sua volontà, e ve lo danno a bere, cosa intendono in realtà? a quale popolo si riferiscono?

negri fottuti via da tripoli

ecco cosa accade per le strade di tripoli in mano ai rivoltosi (video di telesur):


è quel che è accaduto e sta accadendo in tutti gli altri posti passati sotto il loro controllo: la caccia al nero (vedi anche qui, 27.3), oltre agli stupri e le torture di massa.

dei "ribelli", ricordiamo, dei nostri alleati.
non dei lealisti.

giovedì 25 agosto 2011

il film dei ribelli

moustapha abdeljalil è uno dei capi del CNT, ovvero dei "ribelli", alleato della prima ora di sarkozy. ammette candidamente che la presa di tripoli era un film, un falso costruito ad arte in qatar, girato per abbattere il morale dei lealisti e della popolazione, risollevare il loro, ed ottenere il riconoscimento internazionale: 11 ambasciate, infatti, li riconosceranno ufficialmente dopo il video.


La chute de Tripoli : M. Abdeljalil avoue le... by General_resistant

e dire che alcuni blog (mondocane, byebyeunclesam, blogghete, cloro) l'avevano scritto.

dal sito di byebyeunclesam

la bbc ha fatto ancora di meglio:


intervista ad yvonne di vito, su tripoli

idf checkpoint

lizzie e mahdi, 22 august

gli ultimi contributi video di mahdi nazemroaya e lizzie phelan, prima del silenzio. datati entrambi il 22 agosto.



cielle

martedì 23 agosto 2011

meyssan dal bunker

saif al-islam, 22 august

imprigionato, secondo tutti i media occidentali.



dopo che è comparso in pubblico, si sono rimangiati tutto.

clap clap.

giovedì 18 agosto 2011

lunedì 15 agosto 2011

domenica 14 agosto 2011

majer, libya

[$] La chaîne mirror. Libya: Ivan Watson Reports on NATO's killings in Majer


avvertenza: seguono immagini durissime



articoli:

[£] corresp., Libya blasts NATO village 'massacre', Herald Sun, 10.8.2011
[€] Franklin Lamb, NATO'S Massacre at Majer, Libya, CounterPunch, 14.8.2011

sabato 13 agosto 2011

mercoledì 10 agosto 2011

london, august 8


London riots from michele bonechi on Vimeo.

dal sito di beppe grillo

"Voglio condividere quello che ho vissuto perché è più crudo e terrificante di qualunque foto o video che vedrete sui media. Sono un film-maker che da 4 anni abita a Londra, a Peckham, uno dei quartieri più poveri e ostili. Nel primo pomeriggio, in casa ho sentito un rumore inaspettato e poi voci, urla, e volanti della polizia. Ho visto un autobus in fiamme. Il 36, l'autobus che prendo tutti i giorni. Ho pensato che fosse il momento per filmare; sono sceso in strada e devo ammettere che forse non è stata una bella idea; rimanere un osservatore neutrale diviene difficile, quando ci si trova nel mezzo del corso degli eventi. Ho trovato dei poliziotti che allontanavano la gente, dopo aver spento le fiamme, hanno lasciato che ognuno facesse loro foto, come se fossero degli eroi. Ho sentito il forte odore della plastica bruciata, difficile da respirare. A poche decine di metri ho assistito ad una situazione surreale. Tutti i negozi aperti, catene di multinazionali, negozi di elettrodomestici, di cambiovaluta, di vestiti.. tutti saccheggiati. Di fronte alla biblioteca pubblica di Peckham si stavano fronteggiando 50 poliziotti e un gruppo di diverse centinaia di rivoltosi, divisi da una strada. A pochi metri stavano avvenendo gli scontri mentre le vetrine di un negozio vicino a me venivano distrutte. A un certo punto sono stato sollevato da dietro e tirato via, trovandomi a lottare per non perdere la mia telecamera. Un gruppo di giovani tra i 15 e i 25 anni, coperti da sciarpe sul volto, mi stavano urlando contro, ordinandomi di smettere di filmare a tutti i costi. Dopo pochi secondi in cui non riuscivo ancora a capire cosa stava succedendo, e faticando a rimanere in piedi, mi sono reso conto di essere più estraneo di di quanto pensassi alla realtà del quartiere in cui vivo da quattro anni. Cerco di dare loro spiegazioni. Vengo minacciato e non ho altra scelta se non scappare. Pensavo alla mia videocamera che era stata presa e tutto il materiale e le prove di quello che era successo. L'adrenalina mi ha fatto scordare lo shock, soltanto dopo ho preso coscienza del rischio corso. Chiamo Tom, un mio amico londinese che viene a prendermi con la sua Honda Hornet 600, per portarmi in centro, a Totthenam Court Road, dove tutto sembra tranquillo; la gente non ha idea di cosa succede a pochi chilometri di distanza. Il mio viaggio a Nord della città, dove dovevo incontrare un collega, continua. Tom mi lascia alla fermata della metropolitana; destinazione Camden Town. Un tabellone all'ingresso avverte quali sono le fermate non raggiungibili a causa degli scontri, tra queste Camden. Per questo scendo più a nord, Chalk Farm. Arrivato, comincio ad incamminarmi quando un uomo su una macchina a sirene spiegate grida di scappare. Vedo in lontananza la gente che corre verso di me, e, dietro di loro, un gruppo di persone incappucciate che distruggono le vetrine dei negozi con mazze e sbarre di ferro. Corro all'impazzata, senza pensare, corro. Arrivo quando stanno per chiudere la saracinesca di accesso alla tube. E' panico, molte persone rimangono chiuse fuori, chiedono di entrare. Io salto dentro e corro giù per prendere l'ultima metro. Sono le 12pm, direzione Elephant and Castle.Si avvicina un taxi, gli chiedo "Mate, could you take me to Peckham?" (Mi porteresti a Peckham?), e lui, senza rispondermi, tira su il finestrino e riparte. Allora niente, cammini, prosegui per 15min in una strada fantasma, dove c'è solo degrado. Hai visto quella strada tutti i giorni per 4 anni; ora hai paura di chi è dietro e davanti a te. Scrivo mentre le sirene della polizia continuano a suonare. Londra non brucia come nel 1666 e neppure siamo ai livelli di Brixton negli anni '80 almeno per ora. Sicuramente nessuno se lo aspettava, polizia in primis che è stata colta impreparata." 
Michele Bonechi - Londra 9 Agosto 2011

martedì 9 agosto 2011

england, august 8

london:


london and manchester:


birmingham:


liverpool:


bristol:


Oggi gli Americani sarebbero oltraggiati se le truppe dell'ONU entrassero in Los Angeles a ristabilire l'ordine [con riferimento alle sommosse del 1991]; domani saranno riconoscenti. Specialmente se fosse detto loro di una minaccia, reale o dichiarata, per la loro esistenza stessa. È allora che tutta la gente del mondo si impegnerà con i capi del mondo per liberarla da questa malvagità. L'unica cosa che ogni uomo teme è lo sconosciuto. Una volta presentati con questo piano d'azione, i diritti individuali saranno ceduti con piacere a garanzia del loro benessere assegnatogli dal governo mondiale.

Today, America would be outraged if U.N. troops entered Los Angeles to restore order. Tomorrow they will be grateful! This is especially true if they were told that there were an outside threat from beyond, whether real or promulgated, that threatened our very existence. It is then that all peoples of the world will plead to deliver them from this evil. The one thing every man fears is the unknown. When presented with this scenario, individual rights will be willingly relinquished for the guarantee of their well-being granted to them by the world government.

Henry Kissinger, 21.5.1992, Evian, Francia

Quando tagliate servizi, posti di lavoro, abusate di potere, discriminate, guidate le persone verso una maggior povertà e sparate alle persone uccidendole mentre vi rifiutate di fornire risposte o giustizia, le persone si solleveranno ed esprimeranno la loro rabbia e frustrazione se vi rifiutate di sentire le loro grida. Una rivolta è la lingua dell'inascoltato.

When you cut facilities, slash jobs, abuse power, discriminate, drive people into deeper poverty and shoot people dead whilst refusing to provide answers or justice, the people will rise up and express their anger and frustration if you refuse to hear their cries. A riot is the language of the unheard.

Martin Luther King

domenica 7 agosto 2011

london, august 6





disordini a tottenham

sabato 6 agosto 2011

venerdì 5 agosto 2011

super convoy





cos'è la globalizzazione

repressione a santiago, 4 agosto

violentissima repressione poliziesca e militare a santiago del cile ed a valparaiso, contro le manifestazioni studentesche. un migliaio di arresti ed un numero imprecisato di feriti. fermati anche i giornalisti.



giovedì 4 agosto 2011

venerdì 29 luglio 2011

mercoledì 27 luglio 2011

sabato 23 luglio 2011

giovedì 14 luglio 2011

martedì 12 luglio 2011

25 anni fa



seguite il resto su youtube..

lunedì 11 luglio 2011

mercoledì 6 luglio 2011

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mercoledì 29 giugno 2011

martedì 28 giugno 2011

athína, athína, athína!



* * *



RT talks to financial journalist Demetri Kofinas from Athens.




Violent clashes have broken out in Greece during massive nationwide strikes. Hundreds of thousands of workers are protesting ahead of a parliamentary vote on a harsh set of tax hikes and spending cuts. 28 billion euro worth of cuts are needed before the EU agrees to hand Greece another cash bailout. It's considered to be the country's last resort to avoid becoming the first Eurozone nation to default. But both the cuts, and the high-interest bailout, are deeply unpopular. More than 5 thousand police have been deployed for the march on Parliament. RT talks to Yanis Varoufakis, lecturer at Athens University, for more on what's happening.




RT is joined by financial journalist Petros Papaconstantinou, columnist at an Athens newspaper.


* * *

linea diretta con la grecia,
qui.

domenica 26 giugno 2011

il canto del cigno - per ora

il milione di libici scomparsi





Libyan majority in support of Gaddafi, Press Tv, 21.6.2011.
i massacri della nato, la follia qaedista dei "ribelli", il milione di manifestanti pro-gheddafi in piazza.

ps1: cynthia mckinney, già parlamentare statunitense ora osservatrice in libia, afferma che "la nato sta causando una crisi umanitaria". la nato, non gheddafi. la nato.

ps2: perfino il corriere della sera (ed è tutto dire) riporta la notizia, seppur dandovi scarso rilievo ed infarcendola di orpelli, che (dopo i 10000 morti bombardati dall'aviazione lealista e le fosse comuni, ricorderete) anche la storia degli stupri di massa posti in essere dall'esercito libico è una bufala.

qui i video di videopiumoso sulla guerra in libia.

statemi bene.

* * *


aggiornamento 27 giugno: un esilarante articolo del corriere, per toni e contenuti: la corte penale internazionale (un organismo politico) decide che gheddafi è perseguibile "per le repressioni condotte nei primi giorni di protesta contro il regime", riferendosi alle sopra citate (ed acclarate) bufale. 

fan-ta-sti-co bispensiero!


ancora, la nota del nostro minstero degli esteri (corsivi nostri): 
la pronuncia della corte "sulle comprovate responsabilità di Gheddafi legittima ulteriormente [notare che le risoluzioni onu non legittimano una emerita cippa] l'assoluta necessità e l'alto valore della missione umanitaria della Nato in Libia [...] nel quadro della responsabilità di proteggere che spetta alla comunità internazionale nelle emergenze umanitarie provocate da atti di repressione di dittatori verso il proprio popolo".

ottimo: a quando il deferimento al medesimo tribunale per i mandatari di francia, inghilterra, stati uniti, qatar ed italia?

venerdì 24 giugno 2011

an american radical

il bellissimo film documentario di david ridgen e nicolas rossier su norman finkelstein. qui l'articolo di presentazione di gianluca freda (con cui peraltro non sono sempre in sintonia), che ne ha curato i sottotitoli in italiano.





athína, comunicato



(soffiato da qui)

Comunicato stampa internazionale
dell'Assemblea di piazza Syntagma ad Atene


Cari amici, fratelli e sorelle,

Siamo quelli che hanno combattuto per un mese in Piazza Syntagma ad Atene. Ci organizziamo da soli, con la democrazia diretta, escludendo tutti i partiti politici. La nostra voce è l'assemblea popolare quotidiana.

Siamo indignati perché altri decidono per noi, senza di noi, ed ipotecano il nostro futuro; impongono prestiti che non beneficiano il popolo ma gli interessi delle banche e dei governi. Siamo indignati perché ci terrorizzano usando il deterrente della bancarotta. Cercano non soltanto di spaventarci ma anche di mettere le persone l'una contro l'altra.

- Non vogliamo più nessun prestito di sostegno.
- Non vogliamo che la proprietà pubblica sia svenduta.
- Non vogliamo che il programma di medio termine passi.
- Non vogliamo la socializzazione delle perdite e la privatizzazione dei profitti.

Unite la vostra voce alla nostra. Utilizzano i nostri ed i vostri sacrifici di modo che pochi acquisiscano ricchezze.

Noi siamo qui oggi; voi lo sarete domani.

Scendiamo in strada tutti i giorni. Ogni domenica centinaia di migliaia di cittadini si ammassano nelle piazze di tutta la Grecia, con Syntagma come nucleo. Il programma di austerità di medio termine non passerà. I giornalisti tacciono, noi no.

Esortiamo tutto il popolo d'Europa a tutti i sindacati ad organizzare azioni di solidarietà e di mutuo sostegno nel giorno del voto sul programma di medio termine.

Tutti assieme, in modo da prendere le nostre vite nelle nostre mani.

Giovedì, 23 giugno 2011

mercoledì 22 giugno 2011

levantarse en lucha



Somos personas, no productos del mercado.

Somos personas normales y corrientes. Somos como tú: gente que se levanta por las mañanas para estudiar, para trabajar o para buscar trabajo, gente que tiene familia y amigos. Gente que trabaja duro todos los días para vivir y dar un futuro mejor a los que nos rodean.

Unos nos consideramos más progresistas, otros más conservadores. Unos creyentes, otros no. Unos tenemos ideologías bien definidas, otros nos consideramos apolíticos... Pero todos estamos preocupados e indignados por el panorama político, económico y social que vemos a nuestro alrededor. Por la corrupción de los políticos, empresarios, banqueros... Por la indefensión del ciudadano de a pie.

Esta situación nos hace daño a todos diariamente. Pero si todos nos unimos, podemos cambiarla. Es hora de ponerse en movimiento, hora de construir entre todos una sociedad mejor. Por ello sostenemos firmemente lo siguiente:

Las prioridades de toda sociedad avanzada han de ser la igualdad, el progreso, la solidaridad, el libre acceso a la cultura, la sostenibilidad ecológica y el desarrollo, el bienestar y la felicidad de las personas.

Existen unos derechos básicos que deberían estar cubiertos en estas sociedades: derecho a la vivienda, al trabajo, a la cultura, a la salud, a la educación, a la participación política, al libre desarrollo personal, y derecho al consumo de los bienes necesarios para una vida sana y feliz.

El actual funcionamiento de nuestro sistema económico y gubernamental no atiende a estas prioridades y es un obstáculo para el progreso de la humanidad.

La democracia parte del pueblo (demos=pueblo; cracia=gobierno) así que el gobierno debe ser del pueblo. Sin embargo, en este país la mayor parte de la clase política ni siquiera nos escucha. Sus funciones deberían ser la de llevar nuestra voz a las instituciones, facilitando la participación política ciudadana mediante cauces directos y procurando el mayor beneficio para el grueso de la sociedad, no la de enriquecerse y medrar a nuestra costa, atendiendo tan sólo a los dictados de los grandes poderes económicos y aferrándose al poder a través de una dictadura partitocrática encabezada por las inamovibles siglas del PPSOE.

El ansia y acumulación de poder en unos pocos genera desigualdad, crispación e injusticia, lo cual conduce a la violencia, que rechazamos. El obsoleto y antinatural modelo económico vigente bloquea la maquinaria social en una espiral que se consume a sí misma enriqueciendo a unos pocos y sumiendo en la pobreza y la escasez al resto. Hasta el colapso.

La voluntad y fin del sistema es la acumulación de dinero, primándola por encima de la eficacia y el bienestar de la sociedad. Despilfarrando recursos, destruyendo el planeta, generando desempleo y consumidores infelices.

Los ciudadanos formamos parte del engranaje de una máquina destinada a enriquecer a una minoría que no sabe ni de nuestras necesidades. Somos anónimos, pero sin nosotros nada de esto existiría, pues nosotros movemos el mundo.

Si como sociedad aprendemos a no fiar nuestro futuro a una abstracta rentabilidad económica que nunca redunda en beneficio de la mayoría, podremos eliminar los abusos y carencias que todos sufrimos.

Es necesaria una Revolución Ética. Hemos puesto el dinero por encima del Ser Humano y tenemos que ponerlo a nuestro servicio. Somos personas, no productos del mercado. No soy sólo lo que compro, por qué lo compro y a quién se lo compro.

English version: here

martedì 21 giugno 2011

domenica 19 giugno 2011

sabato 18 giugno 2011

distorded morality

Distorded Morality - A War on Terrorism?
Noam Chomsky, Harvard, 6.2.2002
film by Martin Voeller
sosttotitoli in italiano











venerdì 17 giugno 2011

martedì 14 giugno 2011

domenica 12 giugno 2011

c'hai la mamma buhaiola? (acqua pubblica, 0)



tutti i precedenti post sull'acqua, qui.

oggi e domani si vota. [almeno] ai quesiti sull'acqua, vota

SI'

le hanno provate tutte..

.. per boicottare i referendum, i tg rai:



tg1, 4 giugno, errore di data




tg2, 5(?) giugno, errore di data




tg1, 5(?) giugno, errore contenuto quesiti




tg1, 11 giugno, invito ad andare al mare


e gli manca pure la classe di guzzanti, come si può osservare qui.

sabato 11 giugno 2011

venerdì 10 giugno 2011

bersani e l'acqua da privatizzare



lo strano caso del pd, qui.

(e non dimentichiamoci linda lanzillotta, ministra dell'ultimo governo prodi e già governatrice della regione umbria, ultra' della privatizzazione dell'acqua, che nel 2007 provò ad introdurre in finanziaria il via libera alla svendita del bene pubblico.)

bg: referendum e popolo sovrano

la guerra dell'acqua in bolivia, 2000

lunedì 6 giugno 2011

acqua pubblica, -6

libia, le bugie della nato [selvas]



rimando a questo documento.

* * *

da selvas.blog, qui

Aprile 2011. Alcuni "volenterosi" italiani partecipano a una visita in Libia insieme con i British Civilians for Peace in Libya e confluendo nella Non Governmental Fact Finding Commission on the Current Events in Libya: commissione indipendente, non governativa, internazionale, con lo scopo di raccogliere informazioni su ciò che sta avvenendo.
La missione ha anche lo scopo di accertare i presunti bombardamenti sulla popolazione civile da parte dell'esercito di Gheddafi, ma le uniche bombe sui civili risultano esser state quelle anglo-francesi e poi della Nato, almeno per quel che riguarda la Tripolitania, la regione visitata.
Da quando sono iniziati i bombardamenti, a Bab Al-Aziziya, dove c'è il bunker di Gheddafi, una folla si riunisce ogni sera manifestando contro la guerra ed esprimendo il proprio appoggio a Gheddafi, esponendosi volontariamente come scudi umani.
Il governo ha distribuito armi ai civili e molti di loro appaiono pronti ad usarle nel caso di un'invasione di terra da parte della Nato.

mercoledì 1 giugno 2011

libia: fulvio grimaldi, bergamo, maggio 2011



seguire i link per proseguire la visione.

Fulvio Grimaldi, Bergamo, 30/5/2011

martedì 31 maggio 2011

lunedì 30 maggio 2011